lunedì 30 aprile 2012

Un momento divertente

Il mio gatto che cerca di picchiare la lampada perché lo acceca.
Andare in giro con un gruppo di fotografi non è il massimo.
Soprattutto se non sei un'aspirante fotografa e se non hai dietro neanche una compatta.
Siamo andati in giro per il parco regionale alla ricerca di orchidee da fotografare; io me ne andavo in giro da sola a respirare aria pulita e ad arrampicarmi in giro: è stato rilassante.

Il problema si pone quando ti beccano sotto la ''luce giusta'' mentre tu gironzoli cercando di evitare che uno sciame d'api ti venga addosso.

''Guarda, qui con il sole dietro, sembra che hai un'aureola, vengono messi in risalto i capelli!'', mi spiega un tizio che poco prima si era preso anche la briga di controllare alcune foto scattate svogliatamente, dicendomi che sì, erano messe a fuoco bene, ma c'era troppa luce, dovevo fare qualcosa con il diaframma, gli ho risposto ''non lo so'', io non voglio esser mica una fotografa, fotografavo per noia.

Insomma, avevo un'aureola sulla testa.
La settimana scorsa avevo la faccia di una che fa le pompe, ieri di una madonna.
E ammetto che con gli orribili capelli che mi ritrovo, con la luce giusta sembro Morticia.

mercoledì 25 aprile 2012

- Mi piaci tanto, peccato che sei fidanzata...
- Eh va be', è andata così...
- Ma quindi... sei vergine?
- No, verginella solo di segno...
- Ah, ok... Me la faresti una pompa?

Ho la faccia da pompa.

sabato 21 aprile 2012

Scrivere, non scrivere, son giorni che inizio a scrivere qualcosa e poi la cancello.

Vorrei evaporare.

mercoledì 18 aprile 2012

Il peggio è passato.

Oggi ho tenuto una relazione di un'ora e mezza per professore e colleghi sulla battaglia di Canne.

Son soddisfazioni.


giovedì 12 aprile 2012

Sto giocando a Borderlands.
Che non c'entra nulla con questa tela meravigliosa se non per il nome del personaggio che uso, Lilith, che è lo stesso del soggetto del quadro, ''Lady Lilith''.
Quest'opera la beccai per caso su una piccola enciclopedia tascabile di storia dell'arte, sfogliando distrattamente le pagine. Ne restai incantata, lo fissai per ore.
Saranno i capelli rossi, che amo, sarà il modo in cui il vestito è appoggiato sul seno (che è eccessivamente grande, purtroppo), le labbra rosse, lo sguardo malinconico.

Anche ora, mentre scrivo, non posso fare a meno di fermarmi e di riguardare l'immagine.


venerdì 6 aprile 2012

Torno a casa

Tornare a casa è sempre bello, per quanto possa lamentarmi della mia città/paesello, adoro tornare a casa.
Che quelle enormi distese piatte e gialle, hanno anche il loro fascino.
Anche il vento a volte è piacevole, non se ho i capelli sciolti, però.
Potrei star lontana anni, ma i colori, i profumi del posto in cui sono cresciuta non potrò mai dimenticarli.
-La ''o'' chiusa potrei dimenticarla, ci provo almeno.-

Ho un ricordo.
Ricordo me bambina in una distesa infinita di fiori, margherite, papaveri, camomilla.
In particolare ricordo l'odore di camomilla intensissimo dell'enorme mazzo che avevo raccolto.
E ancora perdo ore ad annusare le bustine di camomilla con gli occhi chiusi, per cercare di ritornare bimba in mezzo a cespugli di fiori più alti di me.


mercoledì 4 aprile 2012

E' la primavera. Mi sta sconvolgendo, come al solito.

Alterno momenti di depressione a momenti di rabbia.
Io poi sono lunatica di mio, solo che di solito ho una gamma di stati d'animo molto più varia (allegra, saltellante, acida, pettegola, appiccicosa -questa è terribile- triste, silenziosa, chiacchiericcia).
In questi giorni sono depressa o incazzata.

Sono incazzata con il caffè, non ne sto bevendo e ho mal di testa da qualcosa come cinque giorni.
Ma capitemi, è la primavera.