venerdì 28 settembre 2012

domenica 16 settembre 2012

Le solite giornate strane in cui non so cosa voglio e ho sbalzi d'umore.
Mercoledì ho fatto shopping, evviva lo shopping, mi rallegra. Di solito.
Abbiam comprato una webcam, la webcam è la mia maledizione. Io non la uso per videochat o videochiamate. Io mi ci faccio le foto sceme; questa, poi, ha anche il programmino scemino con gli effettini.
La fine.
Ho preso anche una minigonna, mai piaciute le minigonne, quelle di jeans non le sopporto. Ma io non sopporto il jeans in generale. Le minigonne di jeans sono la cosa più volgare che esista, per non parlare dell'evidente scomodità.
La mia minigonna non è di jeans, ovviamente.
Ho comprato delle lenti a contatto colorate, ma ho deciso di non indossarle prima di essermi assicurata che non contengano atropina, sono allergica all'atropina.
Questa cosa dell'allergia mi sta mettendo ansia, devo assicurarmi di non avere altre intolleranze o allergie.

Atropina virtuale

giovedì 13 settembre 2012

Stasera volevo leggere, ma quanto è difficile decidere che libro iniziare?
Da piccola leggevo tanto, soprattutto la sera, non credo di aver mai amato la televisione, odiavo star ferma a guardare.

''PiccolaHarley stai ferma! Hai le pulci?''
''No, ho i pulcini!''

Leggevo di tutto, andavo a periodi: fumetti, enciclopedie per bambini, il libro di Tutankhamon - quanto era figo!-, fiabe, Harry Potter -mi son fermata al quinto libro- e adoravo i libri presi in biblioteca, come tutte le cose non mie, avevano un certo fascino.
Un'estate ho divorato un'enciclopedia sulla vita di coppia, quattro libroni rossi enormi, sapevo esattamente come funzionava un orgasmo anni prima di provarne uno, potevo spiegare come trovare il punto G e come funzionava un'erezione.
Mia cugina, quella troia, che a undici anni conosceva già l'anatomia maschile per esperienza, mi spiegava che il pene stava nelle mutande con la punta verso l'alto. Com'è possibile? Me lo spiegò la grande enciclopedia rossa.

Il passaggio infanzia-adolescenza è stato il buio (io, tra l'altro, al buio proprio non ci vedo, barcollo e sbatto).
Pensi: è l'adolescenza, pensi ai ragazzi, a uscire, agli amici.
No: gli altri pensavano a quelle cose, io volevo stare nel mio mondo cartaceo, ma non si poteva, perché mica si può stare a oziare tutto il giorno?
Leggere equivaleva ad oziare. Chi ozia non piglia peni, si sa. Ma io volevo oziare!
Probabilmente avrei continuato a stare con il naso sui libri, il problema pratico era lo stare sempre fuori casa e la scuola che non andava benissimo, non per i miei standard.
Durante il liceo non ho letto molto, c'erano alcuni periodi in cui divoravo libri; quanto ho amato Stendhal? Quanto lo amo?
Ho iniziato a comprare libri su libri che devo ancora leggere; quello che mi viene difficile è scegliere libri che non siano dei classici, sui classici si va sempre a colpo sicuro.
Le librerie consigliano male, consigliano il libro più redditizio.
''Guarda, questo è bellissimo! Son state vendute xmila copie in un mese!''
Bei cazzi.



sabato 8 settembre 2012

Cose...

In questo periodo mi sento una scimmia. Più del solito, direi.
Saltello da una parte all'altre della stanza, cambio discorso senza motivo, salto da un'idea all'altra, da un umore all'altro.
Cerco di trattenere la mia curiosità scimmiesca. Potrei chiedere anche il colore delle mutande, potrei chiedere di tutto ed è una cosa irritante perché sono terribilmente curiosa ma anche riservata, quindi non sono abile a soddisfare la curiosità altrui. Di solito risolvo il problema cambiando discorso o rispondendo in modo vago.

Voglio comprare una parrucca viola a caschetto.
Ho le sopracciglia incolte, sembro una bambina, ma ho vent'anni ora, son grande. Son vecchia.

Sto andando in palestra vestita da clown, leggins fuxia, canotta rosa salmone, scarpe a fiori; me ne vado in giro vestita in modo indecente e sono felice. Un po' meno felice quando vengo presa in giro per le mie arrampicate sugli attrezzi.
Che poi io sono gnoma, ma ho le gambe lunghe, è il busto che è corto. Esultiamo, almeno se metto delle scarpe con il tacco sembra che son alta davvero e non somiglio ad un folletto sui trampoli.

I miei pochissimi capelli mi han fatto perdere il biglietto gratis di Ribelle - The Brave; che i ricci potevo farmeli, ma ne venivano quattro, tipo.
Ho bisogno di fare shopping.