domenica 6 maggio 2012

Mi serve una bici, ne ho bisogno. Voglio potermi spostare liberamente senza dipendere da nessuno.
Dopo aver convinto me stessa inizio a parlarne in giro e mi è stato risposto:
- Ma non sai camminare per strada, già quando sei a piedi sei un pericolo pubblico.
- Ma sai quanto smog che respireresti? Arrivi giusto giusto all'altezza della marmitta delle macchine.
- Ma guarda che poi resti di nuovo in mutande per strada.

Ecco, era un ricordo che avevo felicemente rimosso.
Tutta colpa della mia passione per le gonne lunghe; ne avevo tantissime e fino a qualche anno fa, d'estate le indossavo ogni giorno.
Non so se capita solo a me, ma a volte faccio delle cose, rendendomi conto di andare incontro a qualcosa di infelice e ignorando le possibili conseguenze.

Mi dicono: ''Harley, che ne dici di fare un giro in bici?''
Non so, di solito sono pigra, non andavo in bici da anni, ma accettai. Prendo la bici e mi immagino con i capelli e la lunghissima, adorata gonna al vento.
Nella mia immaginazione ero davvero figa, lo ammetto.
Poi accadde l'inevitabile: quasi cado, rimanendo con la gonna all'altezza delle ginocchia e la ruota della bici foderata di tessuto arancione.
Torno a casa a piedi, con la bici sollevata quasi sulla testa per tenere la gonna su.

Mi chiedo ancora perché nessuno mi abbia scattato una foto.




2 commenti:

  1. Io ho una bici. Però sono talmente pigro che continuo a spostarmi in macchina.

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